Domanda costantemente in crescita e risorse limitate. Con prospettive simili, l’attuale politica sanitaria potrebbe rivelarsi molto poco efficace nei prossimi anni. Queste le conclusioni cui e’ giunta la classe politica che ha preso parte all’evento svoltosi a Bruxelles, organizzato dal Centro Europeo per la Politica Economica Internazionale. Christoph Schwierz, ricercatore presso la direzione generale Affari Economici e Finanziari, ha precisato che sono molti i politici che nutrono preoccupazioni circa i dati demogratici complessivi e l’invecchiamento. L’aspettativa di vita e’ sicuramente aumentata, ma con essa anche la possibilita’ di trascorrere diversi anni in stato di malattia. Egli stesso ha dichiarato, volendo rimarcare la rilevanza del fenomeno, che nel 2016 un europeo su dieci soffrira’ di disabilita’ croniche.
Nuove stime, pubblicate in questi giorni dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’, rivelano che nel 2012 sono state ben 7 milioni le morti causate dall’esposizione all’aria inquinata, considerata attualmente causa di decesso in un caso su otto ed il piu’ elevato rischio per la salute di ognuno. I dati rivelano che malattie cardiovascolari come ictus e cardiopartie ischemiche, ma anche i tumori, sono dirette conseguenze dell’aria inquinata che respiriamo, causa anche delle infezioni respiratorie.
La Commissione europea ha dichiarato, secondo quanto constatato dagli studiosi del centro di ricerca Joint Research Council, che il liquido refrigerante R1234yf non rappresenta un serio rischio per la salute in condizioni ragionevoli di utilizzo. Il liquido in questione era stato al centro di dispute tra le istituzioni europee e la Germania, che aveva assunto la difesa della casa automobilistica Daimler, inizialmente non favorevole all’utilizzo dell’R1234yf e che, per questo motivo, aveva continuato ad utilizzare un vecchio liquido, con un potenziale di riscaldamento globale 1000 volte superiore al diossido di carbonio, infrangendo cosi’ la legge europea che prevede l’utilizzo di liquidi refrigeranti aventi un potenziale non superiore a 150 volte quello del diossido di carbonio.
Gli Stati membri dell’Unione hanno dato l’approvazione finale alla revisione delle norme che regolano il mercato del tabacco, compreso quello delle sigarette elettroniche. Il Parlamento europeo aveva gia’ dato la propria approvazione lo scorso mese, quindi la decisione assunta dal Consiglio dei Ministri diverra’ legge a partire da maggio. Gli Stati membri hanno due anni di tempo per far propria la nuova regolamentazione che rendera’ obbligatori sui pacchetti di sigarette e tabacco ulteriori avvertimenti in merito ai danni alla salute provocati dal fumo e proibira’ la vendita delle confezioni con meno di 20 pezzi e quelle di gusti particolari come il mentolo.
Un recente rapporto di valutazione della Raccomandazione del Consiglio del 2009 sulla vaccinazione per l’influenza stagionale, rivela che dei 18 Stati membri che hanno fornito dati circa la copertura delle fasce piu’ anziane della popolazione nella stagione 2011-2012, solo uno, i Paesi Bassi, ha raggiunto l’obiettivo del 75percento di copertura. Per gli altri gruppi indicati nella Raccomandazione, i dati forniti sono pochi, il che rinforza la percezione che poco o nessun progresso e’ stato fatto per migliorare la copertura vaccinale tra le varie fasce della popolazione target.
Il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti), responsabile della preparazione dei lavori del Consiglio dell’Unione europea, ha approvato il nuovo testo sulla regolamentazione del tabacco, il quale prevede che vengano resi meno »attraenti » e regolamentati con norme piu’ severe i prodotti del tabacco. Le avvertenze dovranno coprire il 65percento del fronte e del retro delle confezioni, sara’ previsto il divieto di porre qualsiasi etichettatura ingannevole sui pacchetti, sara’ introdotto un sistema di tracciabilita’ e controllo piu’ severo. E’ previsto inoltre che le sigarette elettroniche abbiano una concentrazione massima di nicotina di 20 mg per ml e che la dimensione massima di una cartuccia monouso sua da 2 ml. Una volta adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri Ue, la direttiva potra’ essere attuata dagli stati membri entro due anni.
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